Bruno Marcolongo

Bruno Marcolongo

Lettera 1

Da: Bruno MARCOLONGO Bruno.Marcolongo@IRPI.pd.cnr.it
A: leopoldo@marcolongo.org
Oggetto: raduno Famiglia Marcolongo
Data: giovedì 29 giugno 2000 13.02

Caro Leopoldo,
mi devi scusare per il ritardo con cui rispondo al tuo appello per il nostro prossimo raduno di Foza. Purtroppo è molto probabile che io non possa essere presente, poichè dal 20 agosto al 3 settembre prossimi dovrei coordinare una missione esplorativa in Mongolia per conto del Ministero degli Affari Esteri, finalizzata a definire dei progetti comuni di ricerca con questo Paese che si sta aprendo all'Europa e all'Italia in particolare. E' forse anche un ritorno simbolico verso una antica terra comune, da cui nei millenni sono sempre partite onde migratorie di popoli essenzialmente nomadi e transumanti con le loro greggi, visto che notevole parte della storia del nostro Clan si intreccia con la pastorizia e il "nomadismo" (spesso i Marcolongo vengono chiamati in giro con l'appellativo di "pastori", come nelle mie vicinanze a Montegrotto). Chissà se in futuro non si possa stringere qualche "gemellaggio" culturale con località od Organizzazioni della Mongolia!? Al raduno intendono comunque partecipare i due miei figli, Andrea (laureando in Architettura) e Stefano (laureando in Giurisprudenza), che quand'erano piccoli qualche volta mi hanno accompagnato nelle mie visite alla terra natale di Foza, e mio cugino paterno Silvio, molto interessato alla ricostruzione della nostra tradizione. Forse verrà pure mio fratello Roberto, agronomo che abita a Verona, con la moglie (ma penso che uno o due posti in più a tavola si trovino sempre, anche se decisi all'ultima ora). Se non ci vedremo, ti propongo comunque di bere un buon bicchiere alla nostra salute, cosa che farò contestualmente il 27 agosto a Ulaan Bataar con molto piacere.
Cordialmente,
Bruno MARCOLONGO




Bruno Marcolongo (Abano Terme - Italia) 19/08/98

Caro Leopoldo Marcolongo,

ho letto con molto piacere la Tua e-mail dello scorso 8 agosto e mi rallegro e congratulo con Te per l'ottima iniziativa che hai intrapreso.

Riscoprire l'origine del mio gruppo familiare, ovvero del gruppo etnico-culturale di appartenenza, dei luoghi di provenienza e insediamento, infine della sua ramificazione storica, ha da sempre attratto il mio interesse speculativo e la mia curiosità personale. Sono riuscito a risalire senza interruzioni, nella ricostruzione dello specifico ramo della mia famiglia, fino al 1750, epoca attorno alla quale pare che i miei antenati siano discesi dalla comune Foza, esercitando l'arte della pastorizia, per stabilirsi come agricoltori stanziali nella zona di Trambacche (comune ad Ovest di Padova verso il confine con la provincia vicentina).

Nel passato mi sono recato più di una volta assieme a mio cugino e ai miei figli a Foza, dove tra l'altro, grazie alla disponibilità del locale Parroco, sono riuscito ad attingere a varie fonti bibliografiche e agli archivi della Chiesa stessa.

Caro Leopoldo, confermo pertanto da parte mia e dei miei stretti parenti vivo sostegno alla Tua impresa, che cerca di ritrovare il filo sottile ma resistente legante tutti i Marcolongo sparsi non solo in Veneto e in Italia ma anche al'Estero (a tale riguardo ti allego quale testimonianza la e-mail ricevuta da un giovane Marcolongo residente in Brasile il quale desidera mettersi in contatto con gli appartenenti alla sua famiglia allargata dei luoghi di origine).

Con l'augurio di incontrarci prima o poi, Ti saluto cordialmente.

Venite a visitare il sito web dell'Associazione Seva al link www.seva-onlus.eu

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