Jole Marcolongo

Jole Marcolongo

VIVERE PERCHE’

Vivere 
Per guardare il sole,
per ammirare gli alberi, i fiori,
le case e il cielo.

Per aspettare primavera 
e poi l’estate;
la neve 
e ancora primavera.

Per riscaldarsi le mani 
col calore di altre mani.

Per asciugare una lacrima 
con un sorriso.

Per bagnare di luna
i nostri sogni.

Vivere
Vivere
Vivere!

Per amare il mondo,
l’universo,
l’amore e la Vita.

Per scoprire il segreto 
che ci porti alla pace.


Jole Marcolongo 


Febbraio 2010

LE MIE RADICI

Quando devo pensare a qualcosa di bello, di pacificante, io di solito penso con senso di gratitudine a quel luogo, a quelle rocce, all’alpeggio sottostante con le mucche, qualche rododendro come contorno, l’abbeveratoio scavato in un tronco…

Le montagne dell’altopiano per me fanno parte in maniera importante della mia storia, e ora quel luogo lo ritrovo come una realtà molto familiare. E’ un ambiente che amo moltissimo. Quando ero piccola mi ci sono avvicinata tante volte, ogni estate, pensando che prima o poi vi sarei salita…

Veramente noi siamo costruiti con mattoni della nostra storia; persone, segni, cerimonie, fatti, ambienti, esperienze, luoghi: niente è andato perduto. Ci sono profumi, odori, sapori, voci, paesaggi, sensazioni che per un po’ sembrano scomparsi, ma in realtà abitano nel nostro profondo, indistruttibili.

Quando la maturità, sostenuta da un senso profondo di fiducia, ci porta all’accettazione radicale della nostra storia, comunque si sia svolta, abbiamo la sensazione di diventare come padroni del mondo.

Nella mia storia personale c’è anche quella montagna. Quand’ero bambina non esistevano i mille divieti incomprensibili di oggi, noi e i prati, i boschi, le sorgenti eravamo grandi amici. Conoscevamo il posto dei funghi, sapevo dove i lamponi maturavano prima, e dove i mirtilli erano più grossi. In quella valle un po’ umida fiorivano i grandi gigli, tra quei sassi era facile vedere qualche vipera.

Adesso riesco ad apprezzare il valore di quel mondo che mi ha tenuta ferma in parecchie occasioni. Forse è stata proprio la montagna che ha nutrito in me l’amore per il silenzio, la capacità di solitudine, l’attenzione appagante ai ritmi della natura e delle stagioni.

Tutti dobbiamo riuscire a riconoscere e amare le nostre radici. L’impresa riguarda i singoli, ma possiede pure aspetti sociali quando una comunità intera custodisce e coltiva il tuo passato. Sto pensando a certi valori, ad alcuni momenti di vita religiosa fondamentali per capire la nostra identità.

Privi di storia, di passato, si è poveri, si sta veramente male.

Tutti dobbiamo avere il ricordo di una montagna, di un pascolo, di una persona, di un avvenimento che funziona da sorgente sicura di pace interiore. Dobbiamo, accanto a quella sorgente, poter incontrare volti e nomi di persone che sono stati grandi perché ci hanno voluto bene.

Jole Marcolongo




PREGHIERA DEDICATA A “FOZA”
PAESE DEI MIEI NONNI

SIGNORE,
GRAZIE PER L’AZZURRO DI QUESTO CIELO,
PER QUEST’ARIA PULITA CHE RISTORA,
PER QUESTO SOLE CHE BRUCIA LA PELLE
E LA LUNA CHE INONDA D’ARGENTO I NOSTRI MONTI.

GRAZIE PER LE NOTTI STELLATE,
E LA PIOGGIA DI STELLE CADENTI CHE ARRIVA PUNTUALE
IN AGOSTO;
PER IL VERDE DI QUESTI BOSCHI
CHE IN AUTUNNO SI TRASFORMANO IN UN TRIONFO DI COLORI,
PER LE VOCI DI ANIMALI NOTTURNI
CHE INFONDONO NELL’ANIMO
UN SENSO DI MISTERO, GIOIA E TURBAMENTO;
PER L’ACQUA DELLE NOSTRE FONTANELLE
CHE CON IL SUO GORGOGLIO RIEMPIE IL CUORE DI DOLCEZZA.

GRAZIE PER AVERCI DATO DEI NONNI
CHE NON AVEVANO GRANDI RICCHEZZE MATERIALI,
MA ERANO DOTATI DI UN PATRIMONIO IMMENSO DI VALORI.

GRAZIE PER AVERCI CONCESSO DI VIVERE
NELL’INCANTO DI QUESTA SEMPLICITA’.

SIGNORE,
TU CHE HAI MOSTRATO DI AMARCI TANTO,
GUIDACI SEMPRE,
QUANDO DA QUESTE VALLI,
FRA QUESTI MONTI CHE CI SONO CARI,
SALIREMO A TE VERSO L’ETERNITA’.




DEDICATO A PAPA’ DOMENICO MARCOLONGO

TANTE IMMAGINI MI SCORRONO DAVANTI AGLI OCCHI.
NON MI E’ FACILE TRACCIARE UN RICORDO DELLA TUA PERSONA.
HO VISSUTO GIORNO DOPO GIORNO
VICINO AD UN PAPA’ DALL’INESAURIBILE VITALITA’
ESPRIMENDO AMORE E SENTIMENTI.

TU MI HAI REGALATO
CIO’ CHE E’ PIU’ IMPORTANTE NELLA VITA,
L’ESEMPIO.
L’ESEMPIO DI UNA VITA SPESA PER IL PROSSIMO,
L’ESEMPIO DELLA DIGNITA’,
DEL GRANDE SENSO DEL DOVERE,
DELL’ONESTA’ INTELLETTUALE,
DEL PERDONARE CHI SBAGLIA E CHI TI HA FERITO.

QUANTE VOLTE MI SONO MERAVIGLIATA NEL VEDERTI
MINIMIZZARE GLI EVENTI TRISTI DELLA TUA VITA,
APRIRE LE BRACCIA A CHI CONSIDERAVI FIGLIOL PRODIGO.
ERA QUESTA LA TUA FEDE CRISTIANA,
UN CREDO MESSO IN PRATICA FINO IN FONDO
CON COERENZA E SENZA SPETTACOLARITA’.
TUTTI VALORI CHE CONSERVERO’ DENTRO DI ME,
PER TUTTA LA VITA.

HO AMMIRATO IN TE IL GRANDE CARISMA
ED ALLO STESSO TEMPO QUEL SENSO OTTIMISTICO DELLA VITA
CHE TI HA PERMESSO DI RAGGIUNGERE
I GRANDI TRAGUARDI CHE TUTTI RICONOSCONO.
SEI STATO GRANDE:
“ANDIAMO AVANTI NOI CHE CI CREDIAMO”,
AMAVI DIRE.
E SU QUESTO INVITO,
NE SONO OGGI ANCORA PIU’ CONVINTA,
E’ POSSIBILE COSTRUIRE UN MONDO NUOVO.

VIVI SEMPRE CON NOI NELLE COSE BUONE,
NELLA SOLIDARIETA’ DELLE NOSTRE AZIONI
CHE CONTINUEREMO A REALIZZARE.

SENZA MAI DIMENTICARTI.

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